Tutto sulla protesi d’anca, come viene inserita e perché. I vantaggi della chiurugia mini invasiva.
La protesi d’anca viene inserita attraverso un intervento di chirurgia mini invasiva. L’articolazione dell’anca, detta anche coxofemorale, è una enartrosi e dunque rappresenta una delle articolazioni più mobili in assoluto. Tra le ragioni che possono condurre alla necessità di una protesi d’anca c’è la coxatrosi, o artrosi dell’anca. Si tratta di un processo degenerativo molto diffuso, il quale determina uno scompenso globale dell’articolazione.
Oltre a provocare dolore, che in alcuni casi dall’inguine può irradiarsi fino al ginocchio, questa patologia può provocare alcune limitazioni funzionali. Possono infatti venir meno i movimenti di flesso-estensione, di intra ed extra rotazione, fino all’impossibilità di addurre e abdurre l’arto inferiore. Dopo la diagnosi dello specialista, che dal punto di vista strumentale può avvlersi di esami quali Rx, Rmn ed ecografia articolare, è possibilie optare per un trattamento che può essere farmacologico o meno.
Dal punto di vista chirurgico, invece, è possibile avvalersi di una chirurgia rigenerativa che preveda il trapianto autologo di cellule mesenchimali del grasso, ma anche di una chirurgia protesica mini invasiva. Quest’ultima implica l’accesso anteriore mini invasivo diretto all’anca attraverso una nuova tecnica, che richiede una piccola incisione cutanea di 7 cm contro i 15/20 cm tradizionali. La protesi d’anca mini invasiva permette inoltre di posizionare la protesi passando attraverso i setti muscolari, senza danneggiare quindi nessun tendine o muscolo. L’intervento consente la scomparsa del dolore e il recupero della qualità della vita. Anche il tipo di impianto con cui viene sostituita l’articolazione è molto piccolo rispetto alla struttura ossea che lo accoglie.
I vantaggi della chirurgia per la protesi d’anca sono notevoli: il dolore è assente nei giorni immediatamente successivi all’operazione e la cicatrice è di dimensioni molto ridotte. Il 30-40% dei pazienti è in grado di abbandonare l’uso delle stampelle a quattro giorni dall’operazione e le attività, sia lavorative che sportive, possono essere riprese velocemente. C’è inoltre il vantaggio di una maggiore stabilità e di un minore rischio di lussazione.
Presso gli studi medici Koinos è possibile fissare un appuntamento con i migiliori specialisti esperti in chirurgia mini invasiva per la protesi d’anca, per conoscere in dettaglio le possibilità di trattamento e riabilitazione.