In partenza un nuovo progetto dedicato alla riabilitazione del pavimento pelvico femminile, utile nella prevenzione e nel trattamento di numerosi disturbi: se ne parlerà il 26 settembre alle 17 in un incontro alla biblioteca San Giorgio.
La riabilitazione del pavimento pelvico femminile concerne una struttura neuro-muscolare estremamente complessa il cui malfunzionamento, legato a circostanze ed evenienze diverse nel corso della vita, dà luogo a numerosi disturbi. La riabilitazione interviene dunque sia sul piano della prevenzione sia nel trattamento vero e proprio delle condizioni patologiche. Presso Koinos, Centro sanitario pistoiese della Fondazione Turati, sta prendendo vita un progetto riabilitativo specifico curato dall’ostetrica Beatrice Danzi, dall’uroginecologo Omar Saleh e dalla ostetrico-ginecologa Anna Maria Celesti. Per illustrarne le caratteristiche e informare la popolazione sulle possibilità di intervento offerte dalla riabilitazione del pavimento pelvico femminile, la dottoressa Danzi interverrà in un incontro a ingresso libero organizzato mercoledì 26 settembre alle ore 17 presso l’auditorium Terzani della biblioteca San Giorgio.
Tra le patologie che è possibile prevenire e trattare con questa metodologia vi sono l’incontinenza urinaria, fecale e quella delle formazioni gassose, i disturbi della minzione e della defecazione, il prolasso degli organi pelvici, la vulvodinia, il vaginismo, le cicatrici perineali e altre condizioni morbose. Perseguendo il miglioramento del tono e della coordinazione dei muscoli pelvici, la riabilitazione è molto indicata sia per preparare il perineo al parto sia come terapia di supporto da effettuare prima e dopo gli interventi chirurgici dell’area pelvica.
Il primo accesso prevede una visita effettuata dall’ostetrica, comprendente un’accurata anamnesi e una valutazione osservazionale e manuale del pavimento pelvico. Ciò consente la definizione di un programma terapeutico in base alle necessità e agli obiettivi della paziente, nel quale sono utilizzate tecniche specifiche a seconda della situazione da trattare. In ambulatorio, infatti, possono essere adottati metodi differenti a seconda delle esigenze della persona, come fisiochinesiterapia, elettrostimolazione (SEF e TENS), manipolazioni, terapia del calore e terapia di rinforzo con ausilii riabilitativi, ognuna delle quali viene utilizzata monitorando i cambiamenti e i progressi in modo costante.
Le competenze mediche specialistiche, rispettivamente dell’uroginecologo e dell’ostetrico-ginecologa, rendono possibili lo studio sia clinico che fisiopatologico indispensabili per l’ottimale impostazione e gestione del trattamento riabilitativo.